Testimonianze
 

Copia della rivista futurista "Artecrazia" del 1938. Nella pagina interna viene riportata un'importante mostra, con Asinari Adone, presso la "Galleria del Milione" in Milano

 

Manifesto Omaggio dei giovani futuristi venticinquenni ai 25 anni dalla fondazione del Futurismo

dal quotidiano "L'Arena" del 17 gennaio 1971, in occasione della mostra alla "U.G,M. "di Mantova

«,,,L'antologica che Adone Asinari ha ordinato alla galleria "U.G.M." balza subito in evidenza per il suo rigore quasi scientifico. L'impronta del futurismo (l'artista milanese aderì al gruppo giovanissimo, nel '28) è palese. Spicca però un amore quasi viscerale per le forme classiche. Di qui i quadri incardinati nel rapporto "linea-colore" con un'eleganza e una stilizzazione estremamente piacevoli. Asinari può contare su di un sostrato lirico evidentissimo e i molti dipinti dell'ultimo periodo costituiscono del resto la pietra di paragone più immediata...».

ALBERTO SCEMMA

Nel marzo del 1980 gli viene conferito "l'Ambrogino" dall'allora Sindaco di Milano Carlo Tognoli

 

Dal quotidiano "Gazzetta di Parma" del 9 giugno 1985
 

«Con una mostra promossa in collaborazione con il Comune di Parma e con l'istituto internazionale di studi sul Futurismo di Milano, l'istituto d'arte Paolo Toschi rende omaggio alla figura e all'opera di Adone Asinari, per molti anni docente di grafica presso lo stesso istituto e artista di lunga militanza sulla frontiera della ricerca.
La storia di Asinari si inserisce nel clima sperimentale del Futurismo a partire dalla seconda metà degli anni Venti e si articola in una serie di esperienze che approdano, un decennio più tardi, al linguaggio del Costruttivismo. Su queste premesse la ricerca di Asinari proseguirà negli anni futuri con estrema coerenza e con viva istigazione creativa sino alla stagione più matura. Nato nel 1910 a Pomponesco (Mantova), Adone Asinari già nel 1927, a diciassette anni, aderisce al Futurismo dopo un incontro con Filippo Tommaso Marinetti. L'anno dopo partecipa alla «rassegna nazionale futurista» che si tiene a Milano alla galleria Pesaro. Inizia così ad approfondire le problematiche del dinamismo plastico, seguendo gli sviluppi di quelle che l'artista chiama «fantasmagorie cosmiche». Sono anni di intensa sperimentazione che portano Asinari ad assumere gradualmente una posizione autonoma all'interno della grammatica futurista...
Sul finire degli anni Trenta l'artista tende a evidenziare le possibilità ottico-percettive dell'immagine, aprendo così una nuova fase alla propria pittura. Anche per questo spirito di autonomia la presenza di Asinari nel campo dell'arte di ricerca in Italia assume connotati ben definiti: come dimostrano, del resto, gli intensi rapporti con personalità di spicco quali Enrico Prampolini, Bruno Munari, Franco Grignani. Nel dopoguerra Asinari riprende l'attività in un costante riferimento al linguaggio costruttivista. Nel 1952 partecipa ad un'iniziativa di Munari dal titolo «Oltre la pittura». E ancoranel 1980, in età bene avanzata, prende parte alla mostra «Arte Struktura» curata a Milano da Carlo Belloli.
Adone Asinari muore a Milano il 13 giugno 1984, a conclusione di una vita dedicata all'arte e alla scuola. La mostra allestita nell'aula magna dell'istituto Paolo Toschi documenta l'attività di Asinari nell'arco di tempo che va dal 1936 al 1982. È un'iniziativa che consente un incontro diretto con gli aspetti di quella che viene definita «arte di ricerca» e che racchiude perciò validi motivi di confronto e di dibattito sui diversi aspetti che formano il panorama dell'esperienza creativa di questo secolo...

GIANNI CAVAZZINI

Dal giornale `71 Cittadino della Domenica" del 6 giugno 1981
 

Inaugurata, domenica 31 maggio, a villa Tittoni, la mostra di un altro grande artista: Adone Asinari. I I Circolo culturale Pro Desio, proseguendo nel suo programma di accostamento e di coinvolgimento del pubblico alle varie manifestazioni dell'arte, da quella dei secoli passati fino alla contemporanea, propone ora, con la collaborazione della civica amministrazione, la mostra delle opere di Adone Asinari. L'artista mantovano, che fin dalla giovinezza ha aderito ai movimenti di avanguardia, è rimasto coerente al suo linguaggio espressivo ininterrottamente...
Delle cento opere esposte, della poeticità inconfondibile di Asinari è difficile parlare, forse meglio vedere... concludiamo perciò con le parole di Gustavo Bonora: «...Asinari è sempre nuovo e sorprendente. Credo che questo sia il requisito che per un verso garantisce la capacità di storicizzarsi e, per l'altro, rappresenta un insegnamento. È questa credo la vera funzione di avanguardia».
 

ROSY FENU

Dal quotidiano "II Giornale" - Milano, 10 aprile 1986
 

Con la passione e con la competenza che lo distinguono, Paolo PerroneBurali ha ordinato nel Centro d'Arte «Cultura e Costume» nonché Archivio Internazionale di Pittura Moderna «Kandinsky-Mazzon» al primo piano della via Manzoni 42 a Milano (tel. 790088), una bella mostra del futurista lombardo Adone Asinari scomparso due anni fa.
E una rassegna che riporta all'attenzione d'un pubblico di studiosi ed amatori d'arte opere che meritano d'essere conosciute. Asinari è un artista che ha attraversato il nostro secolo prestando molta attenzione al divenire della pittura. È stato vicino a Filippo Tommaso Marinetti, che tutti oggi celebrano dopo tanti anni di oblìo, e all'Astrattismo di Mauro Reggiani.
L'approfondita mostra di via Manzoni propone, fra le altre tele di Asinan; un saggio di «Aeropittura»: ovvero di quello sviluppo stilistico-tematico del Futurismo degli Anni Trenta che segnò il cammino della seconda generazione di artisti lanciati da Marinetti. Ma va detto che Adone Asinari aveva partecipato già dal 1928 alle rassegne del Movimento futurista. Come ha scritto Vanni Scheiwiller in occasione di un'altra personale di Asinari (1980), un omaggio a questo pittore è un omaggio all'avanguardia: cioè a un atteggiamento dello spirito che va oltre il contingente e che continua - coraggiosamente - a cambiare il mondo.
Per questo, ma non solo per questo (si pensi infatti alla purezza ed alla qualità delle opere), la retrospettiva di Adone Asinari va visitata con grande attenzione. Un bel catalogo monografico arricchisce l'esposizione ripercorrendo tutte le tappe dell'artista dal Futurismo all'Astrattismo
 

IGNAZIO MORMINO

Dal quotidiano II Giorno" - Milano 22 aprile 1986
 

Al Centro d'arte «Cultura e Costume» (via Manzoni 42) esauriente antologica del pittore Adone Asinari (1910-1984). Asinari è uno tra i pochi o forse l'unico pittore futurista che Milano ha fornito al piccolo esercito marinettiano. In una caricatura che gli fa nel 1934 Franco Grignani, tra le firme ricordo che la costellano spicca quella appunto di Marinetti.
Asinari fu artista irrequieto. Al suo esordio fu appunto coinvolto negli stilismi futuristi al cui movimento aderì nel '28. I suoi quadri però dimostrano lungo l'iter creativo un amore costante per un classico rapporto linea-colore che porta la sua pittura ad altri risultati armonici, a perfetti rapporti tra linee e impaginazione. Estremamente eclettico, Asinari non rifiuta esperienze novecentiste e, con notevole anticipo per gli artisti nostrani, aderisce nel '37 al surrealismo con prove raffinatissime che lo avvicinano particolarmente ai flottages di Max Ernst. Dal momento surreale Adone Asinari uscirà mantenendosi per i successivi 35 anni fedele all'astratto: un astrattismo geometrico di sempre più ricercato rigore compositivo e stilistico.
Il lavoro di questo maestro milanese che speriamo venga giustamente rivalutato dalla critica è costantemente meditato. I quadri di Asinari sono gestiti intellettualmente a lungo. Il colore è maturo e il segno fulminante che risolve una tela arriva da lontano.
Artista dalla straordinaria integrità morale, dal gusto esistenziale per la propria autonomia creativa, Asinari rivela nella luce «interna» alla sua pittura le giovanili frequentazioni con l'affresco.
 

FILIPPO ABBIATI